Borgo di Terzo

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Borgo di Terzo
comune
Borgo di Terzo – Stemma
Borgo di Terzo – Bandiera
Borgo di Terzo – Veduta
Borgo di Terzo – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoStefano Vavassori (lista civica) dal 1-6-2015
Territorio
Coordinate45°43′15″N 9°53′38″E / 45.720833°N 9.893889°E45.720833; 9.893889 (Borgo di Terzo)
Altitudine300 m s.l.m.
Superficie1,83 km²
Abitanti1 147[2] (30-9-2022)
Densità626,78 ab./km²
FrazioniBorgo (sede comunale), Terzo[1]
Comuni confinantiAlbino, Berzo San Fermo, Entratico, Luzzana, Vigano San Martino
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016032
Cod. catastaleB010
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 496 GG[4]
Nome abitantiborghesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borgo di Terzo
Borgo di Terzo
Borgo di Terzo – Mappa
Borgo di Terzo – Mappa
Posizione del comune di Borgo di Terzo nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Borgo di Terzo [ˈborɡo di ˈtɛrʦo] (Bórgh de Tèrs [ˈboɾk dɛˈtɛɾs , boɾdɛˈtɛɾs] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 1 147 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato alla destra orografica del fiume Cherio, in val Cavallina, dista circa 22 chilometri a est dal capoluogo orobico.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Borgo di Terzo ha un territorio prevalentemente collinare, appartiene alla Media Val Cavallina ed è attraversato dal corso del fiume Cherio. Vi è inoltre un piccolo torrente, detto comunemente Closale che attraversa l'omonima valle per poi affluire nel Cherio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.

Il nome del paese deriva dal fatto che in questo piccolo borgo ebbe origine la nobile famiglia bergamasca dei Terzi.

La zona fu interessata da insediamenti abitativi già dall'epoca romana, come testimoniato da alcuni reperti rinvenuti nella zona.

In ambito storico le notizie che ci sono giunte riguardano principalmente il medioevo: in quell'epoca difatti il paese era completamente cinto da mura e fortificazioni con un castello che svettava sulla vallata. E pare avesse anche una notevole importanza dato che fu l'imperatore Federico Barbarossa in persona a raderlo al suolo nel 1168.

Ricostruito pochi anni più tardi venne lasciato in uno stato di assoluto degrado, tanto che il tempo e le costruzioni successive ne hanno cancellato ogni traccia.
Di quell'epoca rimane, comunque, il cosiddetto Torrazzo, un palazzo medievale risalente al XIII secolo, posto nella parte alta del paese.

In tempi più recenti, all'inizio del XX secolo, il paese fu unito ai vicini comuni di Vigano San Martino, Berzo San Fermo e Grone, assumendo la denominazione di Borgounito, mantenuta fino al 1948 quando i comuni vennero nuovamente scissi.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 31 dicembre 1985.[6] Blasonatura stemma:

«Troncato: nel primo, di azzurro, alle due torri d'argento, una accanto all'altra, chiuse e murate di nero, finestrate di uno dello stesso, merlate alla ghibellina; nel secondo, d'oro, ai tre tortelli di rosso, posti due e uno. Ornamenti esteriori di Comune.»

Blasonatura gonfalone:

«Drappo troncato di giallo e di azzurro…»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Di notevole pregio è la chiesa conventuale. Questo edificio, non visitabile, conserva una pala del pittore Giuseppe Henz raffigurante una Madonna con santi ed offerente, una croce in rame dorato del XV secolo.
Nel complesso si può ancora trovare un chiostro del XVII secolo appartenuto al convento di San Michele, soppresso definitivamente nel 1797. Ma il pezzo forte risulta essere il pozzo interno che, con le quattro colonne in pietra bianca ed i capitelli rinascimentali, è considerato monumento nazionale.

Merita menzione anche la chiesa parrocchiale dell'Assunta, la cui fondazione pare risalire al XIII secolo. Ricostruita totalmente quattro secoli più tardi, presenta un portale in pietra arenaria ed opere di Pietro Marone (Vergine incoronata e le sante Maria Maddalena, Eurosia e Lucia del 1594) e di Gian Paolo Cavagna (il Cristo Redentore).

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1908 e il 1931 la località ospitò una fermata lungo la tranvia della val Cavallina[8].

Nel territorio comunale passa la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 giugno 1985 21 marzo 1990 Giannino Trapletti Democrazia Cristiana Sindaco [9]
19 maggio 1990 24 aprile 1995 Gianbattista Giacinti Democrazia Cristiana Sindaco [9]
24 aprile 1995 15 giugno 1999 Vittorio Mario Bordogna Lista civica Sindaco [9]
15 giugno 1999 14 giugno 2004 Vittorio Mario Bordogna Lista civica Sindaco [10]
14 giugno 2004 7 febbraio 2005 Eugenio Crotti Lista civica Sindaco [10]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Mauro Antonio Fadini Lista civica Sindaco [10]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Mauro Antonio Fadini Lista civica "Nuova Proposta" Sindaco [10]
1º giugno 2015 in carica Stefano Vavassori Lista civica "Cittadini per Borgo di Terzo" Sindaco [10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Borgo di Terzo - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Borgo di Terzo, su Archivio Centrale dello Stato.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Francesco Ogliari e Franco Sapi, Albe e tramonti di prore e binari, a cura degli autori, Milano, 1963.
  9. ^ a b c amministratori.interno.it, http://amministratori.interno.it/amministratori/.
  10. ^ a b c d e elezionistorico.interno.gov.it, https://elezionistorico.interno.gov.it/.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Suardi, Da Bordo di Terzo Evoluzione di una comunità sul finire del Medioevo, comune di Borgo di terzo, 2009.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN235701010
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